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Daniele Mutino, moderno cantastorie

Daniele Mutino, moderno cantastorie

Libro-intervista a cura di Maria Lanciotti

seconda edizione aggiornata dicembre 2018

Prefazione di Simone Sassu

musicista, presidente “Archivi Sassu”

Sempre più raramente, nel panorama musicale odierno, capita di imbattersi in personalità capaci di mettere in crisi le classificazioni ordinarie, l’inquadramento facile in una data cornice stilistica, in un linguaggio, in un “genere”.

Il percorso di Daniele Mutino sembra raccontarci come la sua figura di moderno cantastorie possa rappresentare uno di questi fortunati esempi, capace (come succede anche nel caso di Giovanna Marini) di scompaginare categorie consolidate – e talora contrapposte, come colto/popolare, oralità/scrittura, composizione/improvvisazione.

In questo prezioso libro-intervista, Mutino mostra come la sua vicenda umana e la sua avventura musicale siano l’una specchio dell’altra, mettendo totalmente e coraggiosamente in gioco il suo vissuto esistenziale (ricco e appassionante non meno della sua produzione poetica), prima con l’occupazione della “Sapienza” e in seguito con le decisive esperienze legate al collettivo “Novanta Teatro Movimento”, fino alle battaglie per la valorizzazione del teatro di strada a Roma, e a fianco di artisti come Nino Racco e Claudio Montuori.

Grazie a questo lungo racconto è possibile tracciare le linee del suo apprendistato artistico; e se si considera come punto di partenza l’incontro con la straordinaria figura del nonno materno “perfetto fabulatore”, (bravo a dar vita a veri e propri cicli epici intorno ad alcune tra le vicende più drammatiche del ‘900 Italiano), e come fase di passaggio il compimento degli studi di musica classica e il successivo abbandono della carriera di pianista-concertista, il definitivo approdo al teatro di cantastorie sembra quasi un ritorno alle origini, ai racconti interiorizzati nell’infanzia, animati dalla esigenza di trasformare la storia reale in racconto mitologico, la cronaca in poema allegorico, i personaggi in archetipi.

Senza contare quanto abbiano inciso, nel maturare, il convinto superamento della dimensione legata alla cultura musicale classica e nella ricerca di una radicale autonomia espressiva, sia la permanenza a Mogadiscio, dai diciassette ai venti anni, dove il giovane Mutino, grazie alla tradizione africana, scopre il carattere più arcaico della musica, che la vita comunitaria a Case Bianche sul Monte Peglia, dove si compie il passaggio dal pianoforte alla fisarmonica e, in particolare, dall’esecuzione di partiture rigorosamente scritte all’improvvisazione e alla composizione.

Chiamandosi e auto-definendosi Mutino “cantastorie”, e per quanto, come detto, la sua figura non facile da inquadrare in schemi predefiniti, viene però da chiedersi come essa possa richiamare questa nobilissima e plurisecolare tradizione poetica.

Va anzitutto precisato che siamo in presenza di un autore, che produce prevalentemente testi e musiche originali – e pur sembrandoci agevole includere la sua vena creativa nel novero della poesia orale, è invece il suo rapporto con la tradizione orale a sollecitare maggiori approfondimenti.

È stato già messo ampiamente in luce (e in modo esemplare, da Diego Carpitella) che mentre solo nei contesti culturali extraeuropei è forse ancora oggi possibile osservare fenomeni riconducibili ad una vera e propria “oralità primaria”, in ambito italiano – ma più in generale, europeo – vi sono perlopiù situazioni di ambivalenza, ossia di compresenza, di una “tradizione mista” orale e scritta. Nondimeno, se si pensa ad artisti come Ciccio Busacca, Otello Profazio o Rosa Balistreri, appare indubbio come in questi casi la componente dell’oralità abbia giocato un ruolo predominante.

È plausibile che nel caso di Mutino questo rapporto possa apparire rovesciato, trattandosi perlopiù di repertori di composizione propria. Va però sottolineato il passaggio in cui lui stesso afferma di avere avuto la possibilità (in occasione dei numerosi spettacoli di piazza in piccoli centri rurali della Basilicata, delle Puglie, del Cilento), di entrare in contatto con tanti “detentori di antiche tradizioni musicali del meridione contadino e pastorale, persone che di buon cuore, in una sorta di baratto artistico, condivisero con noi le loro musiche e i loro canti”. Repertori che perciò, secondo il procedimento rapsodico tipico del cantastorie, “entrano nel circolo” di un più ampio processo di rielaborazione. Lo stesso Mutino, peraltro, correttamente ricorda come dal Medioevo ai tempi più recenti i cantastorie di strada abbiano sempre avuto l’usanza, per le loro storie cantate, di ricorrere anche a musiche preesistenti a cui veniva cambiato il testo.

Ed è così che si manifesta quasi una sintesi di concetti apparentemente antitetici – quello di ‘originale’ e quello di ‘tradizione orale’ – perché Mutino chiarisce come anche nella sua esperienza ogni esecuzione di un canto possa essere, allo stesso tempo, la creazione di un canto nuovo, dato che l’artista interviene sempre, in modo più o meno (in)conscio, a introdurre delle libere modifiche ai versi in risposta alla sua vena del momento e, soprattutto, alle interazioni con l’uditorio.

Altro tema portante del libro, infatti, è quello relativo al contesto, che è come sappiamo centrale in ogni considerazione sul canto popolare (e il lavoro di Mutino, è – e vuole essere – davvero popolare, anche per i forti contenuti sociali che intende veicolare). E quello del cantastorie non può essere che un contesto nomade – sempre mutevole, esposto all’ostacolo contingente, così come alla fiammata poetica dell’imprevisto, nella piazza, nella sintonia col pubblico che vive l’esibizione come partecipazione a un gioco, ma anche come coinvolgimento rituale, definito appropriatamente dallo stesso Mutino “compartecipazione emotiva del cerchio dello spettacolo”.

Si tratta, in definitiva, di un libro che mostra, fra i suoi maggiori pregi, quello di offrire un numero considerevole di spunti per una indagine ancora più approfondita sui processi creativi e le tecniche compositive e performative di un moderno cantastorie; e se è vero che l’esperienza dei passati esponenti di questa forma poetica costituisce un paradigma imprescindibile di riferimento, è anche giusto ritenere che quando verrà svolto un serio lavoro di raccolta, analisi e catalogazione della preziosa opera di artisti attualmente in attività come Daniele Mutino, questo patrimonio così acquisito basterà a smentire l’idea del cantastorie “relitto storico”, o ultimo epigono di una tradizione più che millenaria, per ricollocarlo invece, e a pieno titolo, nel milieu della più autentica e genuina narrazione del contemporaneo.

                                                                                                            Simone Sassu

Roma oggi: Città chiusa all’arte di strada – A cura di Maria Lanciotti

Roma oggi: Città chiusa all’arte di strada – 1 
A cura di Maria Lanciotti

London Street Musician (immagine via bbc.co.uk)

07 Marzo 2019

Con la delibera locale del I Municipio, entrata in vigore dall’agosto 2018, si proibisce qualsiasi tipo di emissione sonora in molte più belle piazze di Roma, a qualsiasi ora e in qualsiasi modalità.

Daniele Mutino, musicista e cantastorie itinerante, partendo dalla sua personale esperienza ripercorre quasi trent’anni di lotte per la legittimazione dell’arte di strada ‘a cappello’ nella Capitale

(segue su Tellusfolio.it)

Roma oggi: Città chiusa all’arte di strada – 2 
A cura di Maria Lanciotti

14 Marzo 2019

“Va detto che un artista di valore deve per prima cosa proteggere la propria arte, il proprio spettacolo, e ha quindi tutto l’interesse a sviluppare nel proprio luogo di lavoro un ambiente sereno ed ordinato, che favorisca il godimento dell’arte, e normalmente lo fa proprio osservando e promuovendo, anche tra i colleghi, il buon senso e l’attenzione necessari per una convivenza positiva tra tutti, nel rispetto sia dei residenti e dei commercianti, sia degli altri artisti stessi”

Gli spettacoli di piazza a Roma e le tante battaglie per una regolamentazione adeguata nella rivisitazione di Daniele Mutino, antropologo, musicista e cantastorie.

(segue su Tellusfolio.it)

Roma oggi: Città chiusa all’arte di strada – 3
A cura di Maria Lanciotti

26 Marzo 2019

Di fronte al caos provocato dalla cattiva delibera Gasperini del 2012, Roma rinuncia a cercare una giusta regolamentazione e si chiude nel parossismo di un’intolleranza cieca ed ottusa. La delibera del I Municipio è indicata come “sperimentale”: il progetto dichiarato di coloro che ne sono promotori è quello di arrivare in breve tempo ad estendere tale proibizione a tutto il territorio abitato di Roma Capitale, parchi compresi”

La travagliata situazione dell’arte di strada a Roma, piombata nel disordine e nella negazione del valore e necessità della musica di piazza nella Capitale – come da antichissima tradizione – nel racconto/documento di Daniele Mutino, pianista concertista e moderno cantastorie

(segue su Tellusfolio.it)

Intervista ad IVAN DONCHEV di Valeriano Bottini

Intervista ad IVAN DONCHEV
di Valeriano Bottini
in occasione del primo concerto della esecuzione (2019-2021)
del ciclo integrale delle 32 sonate per pianoforte di
Ludwig van Beethoven, per la ricorrenza del 250° anno dalla nascita (1770).
Riprese e montaggio di Ulderico Agostinelli (Music to see).
Auditorium della Casa delle Culture e della Musica

Velletri (RM)
2 febbraio 2019

Il “suono” di Liszt a Villa d’Este – VII edizione

Associazione culturale Colle Ionci

Università degli studi di Roma Tor Vergata

Centro Congressi e Rappresentanza di Villa Mondragone

 (10 febbraio 2019 – 28 aprile 2019)

“Inseguendo ancora gli anniversari… e non solo”

Concerti matinée su un pianoforte Erard del 1879
come quello che Liszt possedeva ed usava a Villa d’Este

La VII edizione straordinaria fuori sede per temporanea indisponibilità della Villa d’Este, ed inserita nella rassegna “Nuovi ed Antichi Mondi”, si terrà nella Sala Belvedere della Villa Mondragone via Ercole Consalvi 4 - Monte Porzio Catone (Roma)

10 Febbraio 2019 domenica ore 11,30
“ Un, due, tre… Rossini!!! ” ricordando anche il Rossini operista ancora nel 150° dalla scomparsa
Terzetto Printemps

Paola Cacciatori mezzosoprano – Allan Rizzetti baritono – Fabio Silvestro pianoforte

17 Febbraio 2019 domenica ore 11,30 
“Duettando con il Sax tra Debussy e altri classici” musiche di Debussy, Bozza, Françaix, Demersseman, Koechlin, Borne
Duo Olimpo
Silvio Rossomando saxofono – Giuseppe Giulio Di Lorenzo pianoforte

24 Febbraio 2019 domenica ore 11,30 
“ Evocando scenari e quadri al pianoforte ” con un omaggio all’anniversario del Calendario Gregoriano nel sito in cui fu promulgato il 24 Febbraio 1582, musiche di Beethoven, Ciajkowskij, Musorgskij
al pianoforte Olga Zdorenko

10 Marzo 2019 domenica ore 11,30 
“ Con il balzo di un secolo ” dal pianoforte di Carl Maria von Weber, per i 200 anni dal suo “Invito alla Danza”, all’evoluzione musicale di Achille Claude Debussy
al pianoforte Michelangelo Carbonara e con la partecipazione di Kyung Mi Lee al violoncello

24 Marzo 2019 domenica ore 11,30 
“Dialogando tra piano e violino: da Mendelssohn a Fauré e all’estremo Debussy” a conclusione del centenario di Debussy
Sabine Sergejeva violino e Kaoru Wada pianoforte
(foto)

7 Aprile 2019 domenica ore 11,30 
Concerto premio del concorso internazionale “On Stage Competition 2019”. “Esplorando le potenzialità del pianoforte: dal Barocco al primo ’900 passando per Liszt”

Julia Hermanski pianoforte
28 Aprile 2019 domenica ore 11,30 

“Un ‘fantastico’ incontro romano: Berlioz, Paganini e Rossini” per il 150° dalla scomparsa di Hector Berlioz (1803-1869) musiche di Berlioz/Liszt,(Paganini, Rossini)
al pianoforte Ivan Donchev

Ingresso ad offerta libera

Nuovi ed Antichi Mondi

NeAMO. è un progetto della  Associazione Culturale Colle Ionci
in collaborazione con  A.M.Ro.C.  e  Associazione Mozart Italia
in collaborazione con Università degli Studi Tor Vergata

I concerti si terranno nella Sala Belvedere della Villa Mondragone

via Mondragone – Monte Porzio Catone (Roma) (traversa di via Luigi Canina a Frascati)

Scarica il libretto della rassegna

Scarica l’integrazione al libretto

Scarica la locandina

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Ivan Donchev e i colori del pianoforte, di Fabio Ludovisi

Ivan Donchev e i colori del pianoforte

di Fabio Ludovisi

Ciclo “i colori del pianoforte” (chiarisco non quelli esterni, ma il colore del suono che pianoforti di epoche diverse sanno produrre, visto che nella rassegna sono impegnati un pianoforte Pleyel del 1998 (il concerto di stasera) ed un pianoforte Erard di fine ‘800 (protagonista di altri concerti).

Esecuzione integrale delle 32 sonate per pianoforte di Beethoven….Non saprei proprio da dove iniziare: dall’imponenza di questo bellissimo progetto ? dalla pulizia e bellezza tecnica di questo adorabile pianista ? da Beethoven ? dal fascino della location ? Beh in ordine sparso c’è tutto, ed anche di più. Lungi da me essere un critico musicale, vorrei in realtà solamente parlare di quello che il tutto ha generato nel mio intimo: una parola sola, EMOZIONE.

La musica non serve capirla, anche se ahimè io la filtro un po’ con il mio approccio che alle volte è più tecnico che onirico. Beethoven (e le sue sonate in particolare) è come un percorso che tu sai come inizia, ma per strada tende sempre un po’ a spiazzarti ….. non sai mai dove arriverà ….. ed anche nei brani più conosciuti e d’effetto, fatichi ad aspettarti quella modulazione o quel salto di tonalità, e ti chiedi: ma dove va ? E come finirà ?

Così in questo delizioso vortice sonoro, il maestro Ivan Donchev srotola queste perle una dopo l’altra, con dolce fermezza e con il piglio giusto, senza mai strafare. Gli “effetti speciali” non abitano in lui, nel senso che è già speciale quello che fa e che rende, senza bisogno di artifici. Essenziale ma ricco, trascendentale ma semplice, forte ma delicato.

Debbo dire che qualche volta mi capita che anche dei “mostri sacri” del pianismo non mi suscitino i dovuti sentimenti. Ieri sera no, non mi sono annnoiato proprio per niente. Mi sono reso conto che anche qui, a casa nostra, ho respirato un profumo di bellezza che troppo spesso sono costretto ad andare a cercare fuori dal nostro territorio. E questa è solo la prima parte ….. Maestro aspettiamo con ansia il resto. Per ora, soltanto grazie ! Continui a farci emozionare ancora….

Il Nuovo che abbonda, di Massimiliano Chiappinelli

Il Nuovo che abbonda

di Massimiliano Chiappinelli

 

Si è svolto presso l’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica di Velletri, domenica 13 gennaio, il concerto inaugurale della stagione 2019 organizzata dall’Associazione Culturale Colle Ionci, dall’Accademia di Alto Perfezionamento Musicale ‘Roma Castelli’, della Associazione Mozart Italia con il patrocinio della FONDARC.

Il pomeriggio musicale ha visto protagonista l’Anglo-American Duo formato da Timothy Schwarz al violino e Jane Beament al pianoforte, una formazione che già da anni è conosciuta ed ammirata in tutto il mondo per la scelta originale del repertorio che propone e per la qualità artistica delle sue interpretazioni. Il programma di questo primo appuntamento prevedeva tra i diversi brani, due monumentali Sonate per violino e pianoforte, rispettivamente di John Corigliano e di David Osbon: una straordinaria occasione offerta agli spettatori per godere dei nuovi linguaggi. Nell’opera di Corigliano è possibile invero cogliere alcuni degli aspetti che più caratterizzano la nuova musica, come la forma ‘a finestre’, la politonalità e l’utilizzo dei modi, ed una concezione del ritmo tanto cangiante quanto complessa. La Sonata è inoltre spesso permeata di una suggestiva atmosfera, laddove il compositore ha voluto riversare alcuni degli stilemi utilizzati nelle partiture scritte per il cinema. Nella Prometheus Sonata invece, la musica di Osbon sembra incedere sulla scia di una narrazione mitologica rivelatrice, ora con intraprendenza, ora con ponderazione. La magistrale performance dei due musicisti è stata acclamata dal pubblico presente in sala; in particolare il virtuosismo e la carica espressiva di Schwarz, unita all’intuito ed all’inconfondibile raffinatezza della pianista Beament, sono risultati i principali ingredienti di momenti di memorabile musica.

L’opera contemporanea del compositore inglese David Osbon (presente in sala), con i suoi espliciti richiami al simbolismo ed alle allegorie dei sempiterni miti, diventa inevitabilmente rappresentativa del nodo concettuale della programmazione musicale di quest’anno, che reca appunto il titolo Nuovi ed Antichi Mondi, dove il sottotitolo I colori del pianoforte ‘suona’ quale valore principale. La rassegna di quest’anno incrocerà infatti due progetti pilota quali l’esecuzione dell’integrale delle Sonate per pianoforte di L. v. Beethoven e, in prima assoluta a livello mondiale, quella della trascrizione per pianoforte a 4 mani del Clavicembalo ben Temperato di J. S. Bach; due imponenti produzioni attraverso le quali sarà possibile ripercorrere l’evoluzione delle capacità dinamiche ed espressive, quindi i processi di trasformazione della meccanica dello strumento ‘a tastiera’. Diversi dei concerti in cartellone, inoltre, saranno riproposti a Villa Mondragone a Monteporzio Catone, su un pianoforte Erard del 1879. Ci accingiamo dunque a condividere nei prossimi mesi un percorso pieno di novità, nel nome delle Culture e della Musica.

 

Nuovi ed Antichi Mondi – 7^ edizione – “I colori del pianoforte”

Nuovi Ed Antichi MOndi

VII edizione: “I colori del pianoforte”

dal 13 gennaio 2019 al 7 luglio  2019

Velletri – Auditorium della Casa delle Culture e della Musica (con pianoforte Pleyel del 1998)
Monte Porzio Catone – Villa Mondragone (con pianoforte Erard del 1879)

Domenica 13 Gennaio 2019 ore 18:00
Auditorium della Casa delle Culture e della Musica – Velletri

Anglo American Duo (da UK e USA)
Anthems after Prometheus
Timothy Schwarz violino         Jane Beament pianoforte

Aaron Copland (1900-1990): Hoe-Down from “Rodeo” for violin and piano
David Osbon (1963): Into the Sun… Sonata for solo violin
John Corigliano (1938): Sonata for violin and piano
1.       Allegro
2.       Andantino – with simplicity
3.       Lento quasi recitativo
4.       Allegro

David Osbon  The Prometheus Sonata for violin and piano
1.       Titanic Dances
2.       Pandora’s Destiny
3.       Con Fuoco
4.       Pandora’s Dream
5.       Hercules and the Eagle

Sabato 19 Gennaio 2019 ore 18:00
Auditorium della Casa delle Culture e della Musica – Velletri

Il circolo della vita
Gina Sanders  soprano    (dalla Nuova Zelanda)  ed Heloise Baldelli  soprano    
Fabio Ludovisi  
pianoforte                 Daniela Calzetta   pianoforte

Laudamus Te – di A. Vivaldi
Ich harrete des Herrn di F. Mendelssohn
Un bel dì vedremo di G. Puccini
G. Faurè                da Dolly, sei pezzi per pianoforte a quattro mani, Op. 56
- Berceuse 
- Mi-a-ou              
Quattro Lieder di Richard Strauss
Hat gesagt bleibt’s nicht dabei
September
Beim Schlafengehen
All’ mein Gedanken
G. Faurè                da Dolly, sei pezzi per pianoforte a quattro mani, Op. 56
 - Le jardin de Dolly  
- Tendresse
Ah guarda sorella di W.A. Mozart
* * *
Ah non lasciarmi, no di S. Mercadante
Se come voi piccina di G. Puccini
S. Prokofiev           da Romeo e Giulietta  Danza dei Cavalieri
Meine Lippen sie küssen so heiss di F. Lehár
C. Saint Saens           Danse macabre
Somewhere di L. Bernstein
Joie! di J. Massenet



Domenica 3 Febbraio 2019 ore 18:00  
Auditorium della Casa delle Culture e della Musica – Velletri   

1° Concerto della Esecuzione integrale delle 32 sonate di L. V. Beethoven (progetto triennale)
IVAN DONCHEV, pianoforte

L. V. Beethoven Piano Sonata No. 1 in F minor, Op.2 No.1
- Allegro         – Adagio        – Menuetto – Allegretto     – Prestissimo
Piano Sonata No. 2  in A, Op.2 No.2
- Allegro vivace     – Largo appassionato     – Scherzo: Allegretto     – Rondo: Grazioso
Piano Sonata No. 3  in C, Op.2 No.3
- Allegro con brio   – Adagio    – Scherzo: Allegro  – Allegro assai

Intervista ad IVAN DONCHEV di Valeriano Bottini

Venerdì 8 febbraio 2019  ore 20:30 
Auditorium della Casa delle Culture e della Musica – Velletri               

“M’AMA, NON M’AMA”
LA ROMANZA DA SALOTTO ITALIANA DA BELLINI A DE CURTIS

Terzetto Primtemps
mezzosoprano Paola Cacciatori  -  baritono Allan Rizzetti - al pianoforte  Fabio Silvestro

PRIMA PARTE – IL BELCANTO : Bellini, Donizetti, Rossini
V. Bellini – Dolente immagine di Fille mia  (1828)
Allan Rizzetti
V. Bellini – Malinconia, ninfa gentile  (1828)
Paola Cacciatori
G. Donizetti – Me voglio fa ‘na casa (da “Notti d’estate a Posillipo” – 1836)
Allan Rizzetti
G. Donizetti – La conocchia (da “Notti d’estate a Posillipo” – 1836)
Paola Cacciatori
G. Rossini – Une caresse à ma femme  (1858)
(dalla Raccolta “Péchés de Vieillesse” – VOLUME VI – Album pour les enfants dégourdis”
al pianoforte Fabio Silvestro
SECONDA PARTE – LA SCAPIGLIATURA : Tosti, Gastaldon, Mascagni

F. P. Tosti – Apri  (1886)
Allan Rizzetti
F. P. Tosti – Ideale  (1882)
Paola Cacciatori
S. Gastaldon – Musica proibita  (1881)
Paola Cacciatori, Allan Rizzetti
Alfredo Catalani – A sera (1888)
al pianoforte Fabio Silvestro
P. Mascagni – M’ama, non m’ama (1884)
Paola Cacciatori
P. Mascagni – Pena d’amore  (1883)
Allan Rizzetti
TERZA PARTE – GIUSEPPE VERDI
G. Verdi – Romanza senza parole in fa maggiore (1865)
al pianoforte Fabio Silvestro
G. Verdi – In solitaria stanza  (da “Sei romanze per canto e pianoforte” – 1838)
Paola Cacciatori
G. Verdi – Non t’accostare all’urna  (da “Sei romanze per canto e pianoforte” – 1838)
Allan Rizzetti
G. Verdi – Valzer in fa (1859)
al pianoforte Fabio Silvestro
G. Verdi – Brindisi (Seconda versione)  (da “Sei romanze per canto e pianoforte” – 1845)
Paola Cacciatori, Allan Rizzetti
Ernesto De Curtis – Non ti scordar di me (1935)
Paola Cacciatori, Allan Rizzetti

Domenica 10 febbraio 2019 ore 18:00
Auditorium della Casa delle Culture e della Musica – Velletri   

Silvia Bolognesi “Young Shouts”
Emanuele Marsico, tromba e voce        Attilio Sepe, sax alto
Silvia Bolognesi, contrabbasso              Sergio Bolognesi, batteria

Il repertorio e’ ispirato da le “traditional folk songs” afroamericane. La “Suite per Bessie Jones”, scritta appositamente per questa formazione,  nasce dai testi di alcune delle songs rese famose dalla cantante registrata da Alan Lomax.
La “line up” strumentale , come i frequenti momenti di impro collettiva, riportano invece al timbro del quartetto del contrabbassista newyorkese William Parker.

Sabato 16 febbraio 2019  ore 18:00
Auditorium della Casa delle Culture e della Musica – Velletri       
 “Duettando con il Sax tra Debussy e altri classici”  
musiche di  Debussy
duo Olimpo:    Silvio Rossomando saxofono   Giuseppe Giulio Di Lorenzo pianoforte  

C. Debussy “Rapsodie” per Sax Contralto e Pianoforte
C. Debussy “Arabesque”
C. Debussy “Clair De Lune”
C. Debussy “Golliwog’s Cakewolk”.  Arr. WOLFGANG BIRTEL
E. Bozza “Aria” per Sax Contralto e Pianoforte
J.Françaix. “Cinq danses exotiques”
J. Demersseman “Fantasie” per Sax Contralto e Pianoforte
Charles Koechlin “Etude n. 2” per Sax Contralto e Pianoforte
F.Borne “Carmen Fantasy” Arrangiamento  Jean-Thierry Boisseau

Sabato 2 marzo 2019 ore 18:00  
… sax in playBach
musiche di J. S. Bach
Duo Italo Iberico
Fabrizio Paoletti  e Alfonso Padilla, sassofoni

Johann Sebastian Bach
Insieme 1 sax soprano e sax baritono
Invenzione
Minuetto
Fuga
Conjunto 1
Allemanda sax soprano
Bourrée sax baritono
Insieme 2 sax soprano e sax baritono
Invenzione
Minuetto
Fuga
Conjunto 2
Bourrée sax baritono
Gavotta sax soprano
Insieme 3 sax soprano e sax baritono
Invenzione
Gavotta
Conjunto 3
Sarabanda sax soprano
Courrente sax baritono
Insieme 4 sax soprano e sax baritono
Bourrée
Aria
Badinerie

Sabato 16  marzo 2019  ore 18:00   
“Attraverso tutto l’800: da Beethoven al primo Debussy”
Musiche di Beethoven, Weber, Brahms, Debussy
al pianoforte  Michelangelo Carbonara

L. van Beethoven    Sonata op.53 “Waldstein”  o  “Aurora”
C. M.von Weber    Invito alla Danza
J.  Brahms    4 Ballate  (op.10?)
C. Debussy   Nocturne – Ballade – Mazurka – Arabesque n.2

Domenica 31 Marzo 2019  ore 18:00
Primo concerto  dell’esecuzione integrale del Volume del Clavicembalo ben Temperato di J. S. Bach nella versione per pianoforte a 4 mani realizzata da Theodore Dubois (progetto biennale)

Duo Calvani – Capitelli
Andrea Calvani – Adolfo Capitelli

J. S. Bach  Preludi e Fughe dal n. 7 al n. 12

Duo Dominici – Perciaccante
Sara Dominici – Massimo Perciaccante

J. S. Bach   Preludi e Fughe dal n. 13 al n. 18

Sabato 6 Aprile 2019   ore 21:00   
AMOR SACRO E AMOR PROFANO
Alessandra Pompili, pianoforte

J. S. Bach                       dal primo vol. del Clavicembalo ben temperato
Preludio e fuga in do minore
Preludio e fuga in fa diesis maggiore

Mozart/Klindworth Dies Irae
Mozart/Klindworth Rex tremendae
Mozart/Liszt Confutatis maledictis
Mozart/Liszt Lacrimosa
R. Schumann Aufschwung (dai Pezzi fantastici)
In der nacht (dai Pezzi fantastici)
F. Liszt La lugubre gondola II
Rapsodia ungherese no. 3
J. Brahms Rapsodia in sol minore

Sabato 13 aprile 2019  ore 18:00  
Duo D’Antò De Angelis
Lorenzo D’Antò, flauto Paolo De Angelis, chitarra

“Viaggio tra nuovi e vecchi mondi”
M. Giuliani Gran Sonata op. 85
H. Villa-Lobos  Bachiana Brasileira n. 5
A. Marrupe Música para una imagen soňada
F. Marinotti  Caleidoscopio
E. Morricone  Medley (Nuovo Cinema Paradiso/ Gabriel’s oboe/ The Legend of ’900)
trascr. Andrea Pace e Marco Ferraguto
G. Faurè  Pavane op. 50

Sabato 27 aprile 2019  ore 18:00
INLAND IMAGE
Duo O-Janà
Ludovica Manzo, voce, elettronica
Alessandra Bossa, piano, elettronica

Proud of the Accidents
Le Quatuor Exquis
Butcher shop
A Love Story
Illusion. First Sentence, Right
Balloon
Inland Images
Am I Eternal?
Promise
Old Keys
Rage
The Crescent Moon Bear
Like A Boat
Illusion. Second Sentence Wrong
Rubber Wall (I Cannot Give the Reasons)



Domenica 28 Aprile 2019   ore 18:00 
Secondo concerto  dell’esecuzione integrale del Volume del Clavicembalo ben Temperato di J. S. Bach nella versione per pianoforte a 4 mani realizzata da Theodore Dubois (progetto biennale)
Duo Palmas
Cristina Palmas – Luca Palmas

J. S. Bach  Preludi e Fughe dal n. 1 al n. 6

Five O’ Clock Piano Duo (Italia/Serbia)
Emilija Pinto – Massimiliano Chiappinelli

J. S. Bach   Preludi e Fughe dal n. 19 al n. 24

Sabato 4  maggio ore 18:00
Duo Oliviero Mattu
Dimitri Mattu, viola
Angela Oliviero, pianoforte

Felix Mendelssohn Bartholdy
Sonata in C minor
Adagio, allegro | Menuetto – Allegro molto | Andante con variazioni
Nino Rota
Intermezzo
Largo, ma senza lentezza – Allegro energico ed impetuoso – Largo
Franz Liszt
Romance Oublieè
Die Zelle in Nonnenwerth
Astor Piazzolla
Caffè 1930
Nightclub 1960

Venerdì 17 maggio ore 21:00
CHOPIN,Notturni
Alessandro Vena, pianoforte

Sabato 18 maggio ore 18:00 

“Chopiniana- Quadretto biografico in sei scene”
di Stefano Cataldi – prima esecuzione assoluta
Maximilian Nisi, voce recitante
Quartetto “Foldec”: Violino I Demi Laino, Violino II Simona Foglietta,
Viola Silvia Dello Russo Violoncello Donato Cedrone
Coro Giovanile Lavinium diretto da Fabrizio Vestri
Fabio Ludovisi, pianoforte
Domenica 19 Maggio 2019  ore 18:00 
(dagli USA/Korea)
Sungbae Kim, Tenor     Hyunjung Rachel Chung, piano

Johann Nepomuk Hummel  (1778-1837) Variations on a Theme from “Armide”, Op. 57
Paolo Tosti (1846-1916)               Non t’amo più
                                                              L’alba sepàra dalla luce l’ombra
Gaetano Donizetti   (1797-1848)  Una furtiva lagrima
Franz Liszt  (1881-1886)   Paraphrase de concert sur Rigoletto, S. 434
Gioachino Rossini (1792-1868)   La lontananza
                                                                  L’esule
Sigmund Thalberg (1812-1871)  Fantasia on Rossini’s Barber of Seville , Op. 63
Gioachino Rossini                      Si, ritrovarla io giuro from La Cenerentola 

Sabato 25 Maggio ore 18:00
RICORDI
Ensemble Chantharmony 
Andrea Centra, pianoforte 
Chantal Mony, direttore
Ach Elslein, liebes Elslein mein                          L. Senfl
Jesu dulcis memoria                                            T. L. Vittoria
Pastime with good company                              Henry VIII
El grillo                                                               J. Desprez
Coro Chantharmony
Miniature 1-9                                                     A. Centra
1. – 2. Irenhouse -  3. Hommage a Schumann -  4. -  5. Ludwig variation -  6. Magical Mei -  7. Mari is coming down -  8. Bells in Algund -  9. March
Pf: Andrea Centra
Il bosco
Le rossignol                                                        C. Janequin
Allons au vert bocage                                         G. Costeley
Les fleurs et les arbres                                        C. Saint-Saens
Coro Chantharmony
Miniature 10 – 16                                              A. Centra
10. Pianobar on Ganimede – 11. Walking with Mari – 12. In the garden – 13. – 14. -  15. -
16. Hommage a Poulenc
Pf: Andrea Centra
L’acqua
Auf dem See                                                       F. Mendelssohn
Il mare dentro                                                     A. Centra
Coro Chantharmony
Miniature 17 – 23                                              A. Centra
17. Trizzy’s samba – 18. Hommage a Schumann parte 2 – 19. Irenhouse parte 2 – 20. Pianobar on Ganimede parte 2 – 21. – 22. The green lady is dancing – 23. Goodbye Nadia!
Pf: Andrea Centra
La danza
Wechsellied zum Tanze                                       J. Brahms
Zigeunerleben                                                     R. Schumann
Coro Chantharmony, Pf: A. Centra

Sabato 1 giugno 2019 ore 18:00
Enjoy Duo
Daniela Carabellese, violino
Pietro Laera, pianoforte

C. FRANCK   Sonata in La Maggiore
Allegretto ben moderato
Allegro
Recitativo-Fantasia: Ben moderato
Allegretto poco mosso
F.CHOPIN  
  Andante spianato e grande polacca brillante op.22
C. SAINT SAENS  Introduzione e rondò capriccioso

Mercoledì 12 giugno 2019 ore 18:30
Coro di comune di Kyunggiu (Corea del Sud)

Chor 1.
- Totus tuus(Michael J. Trotta) – Jubilate Deo( P. Anglea)
- Laudate Dominum (W.A.Mozart)
Chor 2.
-Canzone Tradizionale Coreana – Yeomaek Arari (Tae-Gyun Ham)
- SaeTaryung(Gyu-Young Jin)
- Kyungbokgung taryung
(Arr.by Hee-Jo Kim)
Soprano Solo/ Kwon Byul
- Estrano…Ah forse lui (G.Verdi, from opera ‘La Traviata’)
Baritone Solo/ Min-Sung Kang
- Votre toast, je peux vous le rendre (G.Bizet, from opera ‘Carmen’)
Chor 3.
- Nella Fantasia (Arr.by Hyun-Ju Baek) – Il libro dell’amore (Stephin Merritt)
- Con te partiro (Arr.by M.Huff)
Chor 4. Canzone Coreana
- 고향의 봄(Arr.by Joon-beom Kim)
- 그리운 금강산 (Young-seop Choi)
- 우리의 소원 (Arr.by Ha-eun Kim)

Sabato 22 giugno 2019 ore 17:30
M. Williams workshop.masterclass.concerto
“40 degree below the equator”
Nga Wha Moana (four oceans)
Musiche di M. Williams (Nuova Zelanda)
Marcelo De La Puebla, chitarra e FX
Biagio Orlandi, sassofono – Massimiliano Chiappinelli, pianoforte
Quartetto d’archi Valerio Capilli, violino – Pietro Centofanti, violino
Sara Ruffini, viola – Mattia Geracitano, violoncello

Nga Wha Moana. (four oceans) between NZ and Spain. For guitar, Taonga Puoro (traditional Maori instruments and digital effects)  (Prima esecuzione assoluta)
Michael Williams (New Zealand)
The Void Between Heartbeats ­ per quartetto d’archi ed effetti digitali  (Prima esecuzione live)
Michael Williams
Resonancias de Rapa Nui
Canto de entrada de la Santa Misa de Isla de Pascua
Te ture i anapo – Ua hakamito
Miru akarikatu
Ka hurukoe neru
E te ua natabai
Ngaru Te ariki
Pablo Délano (Chile)
Variaciones sobre un tema de Víctor Jara
Leo Brouwer (Cuba)
Hebdomàs per sassofono soprano e pianoforte
Damiano D’Ambrosio (Italia)
Materia
Michael Williams
Suite Hellenica
Pedro Iturralde (Spagna)
Hommage to J.S Bach (Prima esecuzione assoluta)
Michael Williams

Domenica 23  giugno 2019 ore 18:00
“Neapolitan Cantatas” Conferenza-concerto sulla cantata Napoletana del 700
Antonello Dorigo, controtenore – Giuseppina Ledda, flauto traversiere
Fabio Catania, viola da gamba – Pierluigi Morelli, clavicembalo

NICOLA PORPORA (1686 – 1766)
Freme il mar, cantata per alto, flauto e b. c.  (aria – recitativo – aria)
FORTUNATO CHELLERI (1690 – 1757)
Trio in sol maggiore
, per flauto, viola da gamba e b. c.  (Adagio – andante – allegro)
FRANCESCO MANCINI (1672 – 1737)
Filli mia, tu infedele, cantata per alto, flauto e b. c.  (recitativo – aria – recitativo – aria)
ANTONIO LOTTI (1667 – 1740)
Sonata in sol maggiore
, per flauto, viola da gamba e b. c.  (Largo – Allegro – Andante – Vivace)
ANONIMO (Da una raccolta di cantate di scuola napoletana del ‘700)
Non lasciarmi o bella speme, cantata per alto, flauto e b. c.  (aria – recitativo – aria

28-29 ore 17:30 -30 Giugno 2019 (Conservatorio di Latina/Velletri/Montecompatri)
Ashley Solomon - Ensemble Royal College of Music of London
Ashley Solomon Flauto
Andres Villalobos Oboe – Gabriella Jones Violino
Iain Hall Violoncello – Claire Williams clavicembalo

G.P. Telemann     Quartetto in sol mag. da Tafelmusik Parte 1
C. P. E. Bach         Duetto in sol mag. per solo flauto e violino
J. C. Bach               Quintetto in D major

A. Vivaldi               Concerto in sol min.
J. S. Bach               Trio sonata in sol mag.  BWV 1038 (flauto, violino. v.cello, clavicembalo)
G. P. Telemann    Concerto a quattro in la min.

Domenica 7 luglio ore 18:00
Trio Metamorfosi musicali
Alberto Poli, violino Gianluca Pirisi, violoncello Enrico Mazzoni, pianoforte

Angelo Bruzzese  (1967)           “Moonlight” per violino, violoncello e pianoforte
Joseph Haydn (1732 – 1809)     Piano Trio n. 39 in Sol maggiore “Gypsy”, Hob. XV:25
Andante, Poco adagio, Finale, Rondò all’Ongarese
Alfredo Casella (1883 – 1947)   Notturno e Tarantella op. 54 per violoncello e pianoforte
Antonio D’Antò (1957)               “Il Segno” per violino, violoncello e pianoforte
I – II – III

13 Luglio 2019  ore 21:00

Concerto finale Masterclass di pianoforte del Maestro Ivan Donchev

 

 

      

Nuovi ed Antichi MOndi

NeAMO

è un progetto della
Associazione Culturale Colle Ionci
in collaborazione con
A.M.Ro.C.
Associazione Mozart Italia
con il patrocinio della
FondARC

Ingresso: Biglietto 12 euro
Ridotto 8 euro (tessera AMRoC, tessera SBCR)
Gratuito fino a 18 anni
colleionci@gmail.com
tel. 371 1508883



Per chi ti ha toccato il corpo con la mente – 3^ edizione

“Per chi ti ha toccato il corpo con la mente” – 3^ edizione

Auditorium della Casa delle Culture e della Musica
Piazza Trento e Trieste – Velletri

Comune di Velletri
Consorsio SBCR
FondARC
Eppur si Muove
Ass. Cult. Colle Ionci

Torna la rassegna di conferenze/concerto che ha visto numerosi artisti raccontare storie e note dei grandi Maestri della storia della musica. Un’occasione per evidenziare il fil rouge che lega i musicisti contemporanei ai Maestri dai quali hanno tratto ispirazione e insegnamento.
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Domenica 20 Gennaio 2019 ore 18:30

Porti senza nome. Viaggi in musica tra i Mediterraneo e l’America Latina

Michele Ascolese, chitarra
Denis Negroponte, fisarmonica
Raul Scebba, percussioni

Ad inaugurare la terza edizione della rassegna sarà il grande Michele Ascolese, chitarrista eclettico che vanta collaborazioni prestigiose fin dagli inizi della sua lunga carriera.
E’ il suo navigare a vista che caratterizza il cammino che ha sempre portato avanti insieme alla sua musica.
Presente sui palchi insieme a De André dal tour de Le Nuvole (1991) fino all’ultimo tour del 1997/98 Anime Salve, Michele Ascolese ha collaborato come session man con Ornella Vanoni, Gino Paoli, PFM, Sergio Caputo, Roberto Vecchioni, Fabio Concato, Eduardo De Crescenzo, Renato Zero, Eros Ramazzotti, Tullio De Piscopo, Teresa De Sio fino al recentissimo spettacolo con Edoardo De Angelis.
Saliranno a bordo insieme a lui Denis Negroponte (fisarmonica) e Raul Cuervo Scebba (percussioni).

In occasione dell’apertura di questa terza edizione, ospiteremo l’autrice de “La memoria dell’acqua” Francesca Caprioli. Anche il suo è un viaggio senza porto, è ricerca, è costruzione continua e in divenire, è il racconto reale o immaginario del viaggio che ci vede tutti sulla stessa nave. “La memoria dell’acqua” è il frutto di un progetto che l’autrice porta avanti da quasi un decennio, Fabrica, che testimonia la connessione, l’amore e lo scambio che si creano dall’incontro tra letteratura e musica.

Nelle prime due edizioni abbiamo raccontato Ivano Fossati insieme ad Emiliano Begni e Alessandro Marino, Fabrizio De Andrè con MusiKabala – Non esco mai senza il mio cuore addosso, Joni Mitchell con Elisabeth Cutler, Franco Battiato con Davide RinaldiMartingala, Tom Waits con Andrea Caovini, Miles Davis con Stefano Cataldi, gli Oregon con Hologram duo, i Beatles con Luca Consalvi quartet, Leo Ferrè con i Têtes de Bois, Antonello Salis (non poteva che raccontare se stesso), Jan Garbarek con Davide Grottelli, la letteratura del ‘900 e la canzone d’autore con Sergio Gaggiotti, Duke Ellington con CCS3, Chet Atkins e Tommy Emmanuel con Alberto Lombardi.

Il 24 marzo ospiteremo gli Avenidamerica (Monserrat Olavarria Balmaceda, Ermanno Dodaro, Emmanuel Losio, Jaime Seves), con un progetto dedicato a Violeta Parra, il 14 aprile sarà la volta del pluripremiato cantautore Luigi Mariano che racconterà Giorgio Gaber e chiuderemo in bellezza il 26 maggio con un progetto dedicato a Chet Baker insieme al collettivo Jazz Lab Alessandrino Trio.

Sabato 22 dicembre ore 17:30 – LANUVIO

LANUVIO

Sala delle Colonne di Villa Sforza

Sabato 22 dicembre ore 17:30

 

CANTI NATALIZI della SPAGNA, PORTOGALLO e ITALIA

Solista: Heloise Baldelli, soprano

Coro: Ensemble Chantharmony

Pianoforte: Andrea Centra

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Venerdi 21 dicembre ore 21:00 – MARINO

Venerdi 21 dicembre ore 21:00

Museo Civico “U. Mastroianni”

Largo Jacopa de’ Settesoli, snc – MARINO

CANTI NATALIZI della SPAGNA, PORTOGALLO e ITALIA

Solista: Heloise Baldelli, soprano

Coro: Ensemble Chantharmony

Pianoforte: Andrea Centra

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A Roma la musica fa rumore

“IL RICORSO AL TAR CONTRO LA DELIBERA DEL I MUNICIPIO CHE VIETA LA MUSICA NELLE PIAZZE ROMANE E’ STATO RESPINTO: Fnché questo sarà affrontato come un problema di categoria si perderà di vista la gravità insita nel proibire la musica, in qualsiasi sua espressione, nei luoghi pubblici, che è un attacco non agli artisti di strada, ma all’essere umano in quanto tale. Certo va regolamentata adeguatamente, ma vietarla completamente è un pensiero malato e pericoloso.” (Daniele Mutino)

A Roma la musica fa rumore. Respinto il ricorso al TAR del Lazio contro la delibera del Municipio 1 presentato dalla FNAS e Strada Libera Tutti
Assemblea pubblica martedì 11 dicembre 2018 alla Casa Internazionale delle Donne
Crollo monumentale di ogni residua fiducia nella revisione di procedure miopi e strumentali. Vietata la musica nelle più belle piazze e strade del centro storico con la delibera del Municipio Roma 1 del primo agosto 2018, con il ricorso al TAR del Lazio della Federazione Nazionale Arti in Strada (FNAS) e il Movimento ‘Strada Libera Tutti’ e il grosso appoggio di tanta parte della cittadinanza fattivamente collaborativa anche per la raccolta fondi necessari al ricorso, si attendeva un esito senz’altro favorevole, finché mercoledì 5 dicembre la mannaia non si è abbattuta ancora una volta recidendo buon senso e ragioni storicizzate, quasi Mastro Titta non fosse mai andato in pensione.
Nell’udienza cautelare presso il TAR del Lazio si sono costituite parte civile diverse “associazioni di residenti”, alcune strutture alberghiere e un paio di società S.r.l., insomma uno schieramento a tutto campo da mettere in crisi qualunque regola di gioco e forma di arbitraggio.
Sta di fatto che il ricorso presentato contro l’assurda delibera del Municipio Roma 1 Centro è stato respinto, insistendo a motivazione di tale sentenza con l’affermazione che la Musica fa… rumore! Oltre che ‘inquinare’ la Città e danneggiare la salute degli abitanti!
Così com’era stato respinto alcuni giorni prima l’altro ricorso al TAR contro la call del Comune di Roma, “che seleziona gli artisti di strada a Piazza Navona per le festività natalizie senza retribuzione, senza assicurazione, vietando perfino il cappello”.
Prontissima e inequivocabile la risposta degli Artisti di Strada, temprati da secoli e millenni di soverchierie che per loro tramite si fanno storia e travaglio dei popoli:
“Noi, artisti e musicisti di strada di Roma, non ci fermiamo!
Per questo ora la nostra lotta, visto che non ha trovato legittimità in ambito giudiziario, si attuerà nella sua forma più pura, ovvero culturale, sociale e politica.
Invitiamo quindi tutti gli artisti (di strada e non) e i cittadini che ci sostengono, all’assemblea che si terrà martedì 11 dicembre 2018, alle ore 13.30, alla Casa Internazionale delle Donne.
Vi aspettiamo numerosi!”
Roma, martedì 11 dicembre alle ore 13:30 –Via della Lungara 19      Ingresso libero
Info: 06 6840 1720

https://abitarearoma.it/a-roma-la-musica-fa-rumore-respinto-il-ricorso-al-tar-del-lazio/?fbclid=IwAR3Ev7W5p-CeHS6h0eLYiZVlX5O05GhGWGh_JHET41K2P5wQTxH42qWdWDM

https://www.controluce.it/notizie/a-roma-la-musica-fa-rumore/?fbclid=IwAR2drYeEW8YZq8splPnUWYkwGn_-pXkDZ9EPFrClPjdlEsfc8QDTY4g0K7Q

 

“Note di Natale” nella Chiesa degli Artisti

…………………..

Nella splendida cornice della Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota anche come Chiesa degli Artisti, il Coro Lavinium organizza ogni anno la bellissima rassegna “Note di Natale”, che vede coinvolti diversi cori per vivere e far vivere assieme l’atmosfera del Natale.

Canteranno, sotto la direzione del M° Fabrizio Vestri:

Coro Lavinium, Coro InsiemeCanto, Coro giovanile SingUp, Coro Oasi di Roma Capitale, Cor’ de Cenci, Coro del Liceo Innocenzo XII di Anzio, Coro della C.R.I., Più di 150 cantori uniti nella Musica corale!!

Inoltre quest’anno alcuni brani saranno accompagnati dal Quartetto d’archi “Refice”. Vi aspettiamo, ingresso gratuito.

LUCE DEL SOLE: conversazione con il compositore David Osbon, di Massimiliano Chiappinelli

ALLA LUCE DEL SOLE:

conversazione con il compositore David Osbon

di Massimiliano Chiappinelli

Abbiamo conosciuto David Osbon, compositore, direttore d’orchestra ed attualmente docente presso la West London University, nel 2012 durante il ciclo di concerti di musica contemporanea ‘Music on Volcanic Lakes’. La stagione concertistica del 2019 della nostra Accademia, avrà inizio domenica 13 gennaio con un concerto del Duo formato da Timothy Schwarz al violino e Jane Beament al pianoforte. In tale occasione verrà eseguita la Prometheus Sonata di Osbon che ben si incardina nel tessuto della VIII edizione della rassegna ‘Nuovi ed Antichi Mondi’. Ho raggiunto David via skype lo scorso 29 novembre per una piacevolissima conversazione: mi ha parlato dei miti e dei simboli da cui ha tratto ispirazione per la creazione della Sonata di cui sopra, di quanto sia importante conoscere le tecniche compositive, di alcuni entusiasmanti progetti su cui sta lavorando. Dopo i saluti di rito, si comincia così ad entrare nel vivo del dialogo.

Quando hai capito che il tuo lavoro sarebbe stato il compositore? Cosa ti affascina di più dell’attività che svolgi?

Ho capito che avrei fatto il compositore già da prima che frequentassi le scuole superiori. Devo l’avvicinamento a questo mestiere ai miei insegnanti, tutti molto bravi, che all’epoca mi affidarono il compito di comporre musica per le produzioni teatrali scolastiche e di arrangiare canzoni dei Beatles, sempre a scuola, per il coro.

La parte più affascinante dell’attività che svolgo è l’utilizzo della musica quale veicolo capace di esprimere le trasformazioni e i cambiamenti in atto nel nostro tempo. Il mio obiettivo è quello di comporre per portare conoscenza e gioia agli ascoltatori e per rendere la nuova musica fruibile non solo per pochi, ma possibilmente per tutti. Il fatto che una persona che ascolta la mia musica reagisca in modo distinto da un’altra e quindi percepisca  una ‘sua’ emozione, è la dimostrazione che la stessa materia può comunicare a tutti ma con un’impatto diverso.

Viviamo in un’era tecnologica che ha contribuito a trasformare il senso estetico nell’Arte. L’emozione può ancora trovare spazio in un brano musicale?

Sì! Anche se la maggior parte delle persone consuma musica ed altre forme d’arte attraverso dispositivi elettronici o piattaforme digitali, questo non diminuisce, nè sminuisce le intenzioni emotive e creative dell’artista. Per esempio, la composizione algoritmica che esiste ormai da mezzo secolo, non nasce con il tentativo di sostituire le emozioni o le intenzioni creative del compositore: è solo un tipo diverso di musica.

Come è nata la Prometheus Sonata? Qual è il nodo concettuale alla base di questo lavoro?

La Prometheus Sonata è inserita nel lavoro discografico ‘Anthems after Prometheus’, da cui appunto trae il titolo. È una Sonata per violino e pianoforte che si articola in 5 movimenti. Alla base dell’opera c’è la leggenda di Prometeo, un Titano che rubò il fuoco agli Dei restituendolo alla gente comune. Il fuoco è il simbolo della Conoscenza. È quindi un’allegoria che risponde ad un mio fermo principio etico, ossia al fatto che tutte le persone debbano godere del diritto assoluto di accedere alla nuova musica. È dunque un messaggio tanto importante quanto facile da cogliere attraverso i simboli contenuti nella narrazione. Due dei movimenti della Sonata prendono il titolo dal personaggio di Pandora che, nella leggenda, conservava nella sua scatola il segreto della ‘Speranza’.

A livello educativo, quali sono i valori più importanti per uno studente che impara a comporre musica?

È fondamentale imparare le tecniche. Quando si compone c’è molto di più del lavoro di traduzione delle ispirazioni e delle emozioni in partitura: occorre sviluppare delle capacità, quindi diventare abili nel comunicare la nostra creatività. Dopo di ciò, penso sia molto importante essere audaci e originali. Seguendo questo percorso gli studenti saranno in grado di assumere una propria identità durante l’elaborazione dei materiali, quindi di lasciare la propria impronta nelle loro composizioni. Infine, ritengo che sia indispensabile per uno studente ascoltare quanta più musica possibile; analizzarne le partiture; scoprirne i contenuti; accedere ai ‘saperi’ di chi ha realizzato queste musiche.

Parlaci di un progetto a cui tieni e su cui stai lavorando

Ho appena completato un lavoro per orchestra sinfonica che sarà presentato in anteprima negli Stati Uniti dalla Susquehanna Symphony Orchestra nel marzo del 2019, ed ho appena iniziato a comporre un brano per Piano Duet. Nel CD ‘Anthems after Prometheus’ è inserita una Sonata per violino solo dal titolo Into the Sun. Questa composizione rientra in un progetto molto articolato chiamato ‘Follow the Sun’ che vedrà coinvolti cori, gruppi da camera, orchestre, solisti, sezioni elettroniche e ovviamenete compositori, e che culminerà in un evento musicale interattivo da realizzzarsi in 10 paesi diversi del mondo collegati in simultanea: di questo progetto sono davvero molto entusiasta.

La rosa nera e la rossa rossa, una storia follemente umana, di Maria Lanciotti

Maria Lanciotti. La rosa nera e la rosa rossa, una storia follemente umana – 1

Maria Lanciotti. La rosa nera e la rosa rossa, una storia follemente umana – 2

Maria Lanciotti. La rosa nera e la rossa rossa, una storia follemente umana – 3

Maria Lanciotti. La rosa nera e la rosa rossa, una storia follemente umana – 4

Roma, 1994. Festa all’ex Manicomio Santa Maria della Pietà a Roma (foto di Roberto Cano’)

(foto di Roberto Cano’)


 

 

Lettera aperta per destinatari ignoti tra sana informazione e i postini di riporto, di Maria Lanciotti

http://www.castellinotizie.it/2018/11/08/lettera-aperta-per-destinatari-ignoti-tra-sana-informazione-e-i-postini-di-riporto/